Mantenere
intatto il proprio DNA. Essere semplici, eleganti, unici, attuali oggi come
ieri. L’elenco di aggettivi positivi che deve caratterizzare un oggetto perché
possa definirsi un “classico moderno” è variegato e quasi infinito. Qualche
esempio? “Music for 18 musicians” di Steve Reich (1976), “Sulla strada” di Jack
Kerouac (1951), Land Rover (1947), Vespa (1946). Musica, letteratura,
ingegneria, design che hanno ispirato il presente ed il futuro; creazioni
intramontabili.
Nel
ristretto gruppo che ha superato la prova del tempo, trovano posto senza dubbio
un coltellino famoso in tutto il mondo, il Victorinox Officier, e un cronometro
che fa parte della storia dell’orologeria, l’Omega Seamaster.
Foto: A. Doricchi
La storia
del Seamaster inizia subito dopo la 2° Guerra Mondiale. Le linee eleganti e
pulite della cassa e del bracciale, il dial chiaro e leggibile in tutte le
condizioni, il movimento instancabile, la robustezza generale, fanno sì che
questo cronometro sia amato, collezionato ed utilizzato dagli appassionati fin
dal 1948. Il Seamaster è indissolubilmente legato ai nomi di famosi sportivi,
artisti, esploratori, statisti che per molti decenni lo hanno indossato nel
corso di imprese mozzafiato, eventi mondani e riunioni al vertice. Dal 1995 è
“l’orologio di James Bond”, utilizzato in tutti i film che hanno come protagonista
l’agente segreto di Sua Maestà. Coniugando eleganza, semplicità, sportività e
robustezza, l’Omega Seamaster è un ottimo esempio di “classico moderno”, un
tuttofare a suo agio in ogni situazione. Proprio come Bond.
L’Officier
esiste sin dal 12 Giugno 1897(!), quando fu registrato come The Officer’s and Sport Knife. Al
contrario del Soldier, che lo aveva preceduto di 6 anni, l’Officer non fu
adottato dall’Esercito svizzero, ma veniva venduto ai civili. Ciò non impedì a
moltissimi militari di comprarlo pagandolo di tasca propria. Maggiormente
raffinato e completo del fratello “militare”, rispetto al quale aveva in più la
lama piccola e il cavatappi, ebbe un successo ampio ed immediato, rendendo di
fatto il coltello multiuso uno strumento popolare.
Quello in
foto è il modello Ranger “Camping” 1.3763.71 da 91mm. Guancette in Cellidor, 22mm di larghezza e 117 grammi di peso per cinque
sezioni, è il modello più sottile che contiene sia la sega da legno che la lima
per metalli. In totale annovera ben 21 funzioni:
-
lama grande
-
lama
piccola
-
cavatappi
-
apriscatole
con cacciavite piccolo (anche per viti a croce)
-
levacapsule
con cacciavite e spelafili
-
punteruolo/alesatore
-
anello
portachiavi
-
pinzetta
-
stuzzicadenti
-
forbici
-
gancio
multiuso
-
sega per
legno
-
scalpello
-
lima per
unghie con lima per metalli, pulisci unghie e sega per metalli
-
cacciavite
sottile
Il Ranger
ha nella versatilità il suo punto di forza. E’ un tuttofare che non teme
niente, da tenere sempre in tasca e con il quale risolvere le piccole e grandi
incombenze di ogni giorno, ma anche un evergreen
intramontabile da regalare alle persone più care. Un “classico moderno”
immancabile.
Buon bushcraft!
Alfredo Doricchi
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