Ciao a tutti,
con questo post aderisco volentieri alla richiesta fattami
dalla nota azienda Extrema Ratio, relativa alla diffusione di immagini che
spieghino in dettaglio la differenza tra i coltelli originali prodotti a Prato
e le numerose copie in circolazione fatte in Cina o comunque fuori dall'Italia.
Credo infatti di fare cosa utile ai molti fans di questo brand italiano, ed in
generale agli appassionati del mondo dei coltelli.
Negli anni, ho letto e partecipato a innumerevoli
discussioni riguardanti ER ed i suoi prodotti. Ovviamente ci sono sia
ammiratori che detrattori degli strumenti prodotti da questa azienda, tuttavia
mi pare che alcuni punti siano indiscutibili: a. Extrema Ratio ha dato un
contribuito essenziale negli anni ’90 nel rilanciare il mercato della
coltelleria italiana, mercato che stava appena uscendo da una lunga crisi; b. i
prodotti ER hanno sempre un forte “carattere”, che può piacere o meno ma è
sicuramente ben identificabile e peculiare di questo brand; c. Extrema Ratio ha
sempre decisamente puntato sul 100% Made in Italy, una scelta coraggiosa che
non è stata abbandonata neppure in questi anni di crisi.
Non voglio nascondermi dietro un dito: so bene che alcuni di
voi ritengono i coltelli Extrema Ratio troppo cari. Per parte mia, posso solo
dire che se l’azienda di Prato da molti anni continua a sfornare novità e a
crescere, vuol dire che in fondo il rapporto prezzo/qualità dei prodotti che
propone non è così squilibrato. In fin dei conti siamo in un mercato libero e
chi vuole comperare un coltello ha un’ampia possibilità di scelta...
Quanto sopra può sembrare una sorta di panegirico, ma
riflette realmente quanto penso dell’azienda di Prato e dei suoi prodotti. Non
sono un fan di tutti i coltelli Extrema Ratio, però nel tempo, provandoli, ho
imparato ad apprezzare molti degli strumenti prodotti da questa coltelleria, e
ad ammirare il coraggio di chi ha creduto in coltelli dal look “rivoluzionario”
e originale come il RAO o il SERE1, per fare qualche esempio.
Concludendo, per quanto mi riguarda credo che ci sia solo da
guadagnare nel privilegiare e proteggere i prodotti concepiti e realizzati in
Italia. L’enorme mercato dei “falsi”, prodotti di scarsa qualità (come vedremo
nelle immagini che seguono), fatti senza il minimo rispetto per la tutela
dell’ambiente e la sicurezza dei lavoratori, danneggia ciascuno di noi, in vari
modi. L’Italia è il secondo Paese manifatturiero del Continente europeo e gran
parte della nostra economia si basa su ciò che le nostre aziende producono,
basta questo a farmi capire quanto sia importante tutelare il Made in Italy.
Tra l’altro, personalmente mi disgusta il pensiero di comperare un oggetto
fatto probabilmente da un ragazzino sottopagato che deve respirare i fumi di
saldatura e le polveri tossiche, in una fabbrica dove gli inquinanti vengono
dispersi nell'ambiente.
Ciò detto, largo alle immagini gentilmente fornite da
Extrema Ratio, relative al confronto tra i prodotti originali ed i “falsi”.
Grazie per la vostra attenzione,
Alfredo Doricchi
Sono proprio queste cose che danneggiano gravemente l'industria Italiana purtroppo.
RispondiEliminaComprando direttamente in negozio o simili ci si può accorgere, ma acquistando online si può cadere in una truffa perché questi falsi sono sempre più simili agli originali esteticamente, anche se manca totalmente la qualità degli originali.
Come accade per ER, anche altre coltellerie italiane sono volgarmente copiate oltre a moltissime altre case di abbigliamento e materiale per outdoor, italiane e non.
Meglio stare ben attenti o almeno evitare di alimentare questo fenomeno dannoso alla nostra economia.
Grazie per il commento, Luca. Spero che siano sempre più le persone che la pensano come te.
RispondiEliminaIl mercato dei falsi da un lato toglie posti di lavoro in Italia, dall'altro alimenta il mercato del lavoro in quei Paesi (Cina, Sud-Est asiatico) che non hanno alcun rispetto né per la salute umana né per l'ambiente. E' ovvio quindi che comperando un ER falso (come qualsiasi altro prodotto simile), ci diamo la "zappa sui piedi" due volte.